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VRAI(S)EMBLABLE(S)   2001

2 stampe ai sali d'argento montate su alluminio

120 X 360 cm          

Vraisemblable. CAC Passages Troyes a © Nathalie Rao
Vraisemblable. CAC Passages Troyes b © Nathalie Rao

  Vista della mostra CAC Passages Troyes a cura di Fabienne Fulcheri © CAC Passages 2001

Vraisemblable. CAC Passages Troyes c © Nathalie Rao

Vrai(s)emblable(s) si inserisce in un filone di lavoro che è quello della ricerca costante e in continua evoluzione di forme di linguaggi nella nostra società le cui origini siano tratte dalla realtà: "Vraisemblables nasce da un'esperienza vissuta, tra io e il mio amico dove eravamo sistematicamente confusi dalle persone intorno a noi che creavano capovolgimenti di situazioni.

 

Sono due ritratti a figura intera, concepiti come un dittico, uno di me e l'altro di un amico, di dimensioni simili di 1 m 72 per 80 cm.  Ci scattiamo foto con una telecamera automatica nello stesso atteggiamento, in piedi e nello stesso luogo pubblico: una stazione ferroviaria. Le due immagini si danno da vedere dissociate in due spazi distinti.

 

"Attualizzazione"

Uso il ritratto per tradurre un fatto vissuto che riguarda la mia identità fisica e quella di un'altra persona e il dittico per il fatto che siamo associati nelle nostre stesse identità. Il ritratto ha una caratteristica legata alla traduzione della conoscenza di sé: non sono autoritratti poiché ognuno di noi fotografa l'altro; registra "un doppio gioco" dello scatto/pausa fotografica per creare una doppia lettura, le foto che scattiamo in vacanza dove ci prendiamo una pausa e veniamo fotografati con la nostra macchina fotografica tascabile davanti alle statue o ai monumenti del paese che si visita e si esce con un ricordo di sé, un tipo di immagine legata alla fotografia amatoriale che è solo parte di un rapporto di intimità dell'atto fotografico e del suo futuro. al contrario, scelgo come sfondo fotografico la stazione ferroviaria che è un luogo pubblico in cui l'individuo può spostarsi da un territorio all'altro ma anche per vagare, un luogo transitorio dove la nozione di identità assume tutto il suo valore.

Vrai(s)emblable(s) è un dittico le cui due parti sono distanti nello spazio. La distanza fisica tra le immagini interroga lo spettatore sulla lettura di due fotografie associate nella loro concezione e dissociate nella forma della presentazione. Il dispositivo sperimentale dicotomico sguardo diretto e indiretto dell'opera, interroga il suo rapporto con lo spazio-tempo, con la memoria.

Il titolo "Vrai(s)emblable(s) può essere assimilato se è stato letto e non detto: divido una parola in due, individuando una lettera che è la lettera della pluralità. È anche un gioco su/con /della parola, l'instaurazione di un processo contenuto nel titolo, un processo la cui lettura iniziale cambia quando viene scisso e crea la possibilità di vedere in esso più definizioni.Una probabilità di "veri simili".del reale sul modo di spostamento con le proprie caratteristiche di evoluzioni per percepirvi altre possibilità di lettura.

Testo Fabienne Fulchéri  per la mostra personale  X CAC Troyes

 Tutti i diritti riservati Nathalie Rao © 2023

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