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Posta sotto il segno della dualità, la prima mostra di Nathalie Rao coltiva i paradossi e le relazioni ambigue che tutti gli esseri intrattengono Primo indizio di questa ricerca di identità, l'opera intitolata Vrai(s)emblable(s) che è composto da due ritratti a prima vista identici, gemelli eppure diversi. Volontariamente dissociato nello spazio espositivo, questo dittico dall'apparente somiglanza che mette in scena rivela il piccolo scarto, l'interstizio che separa la realtà dalla finzione, il vero dalla verosimiglianza. 

Ciondolo maschio autentico, Dormiente fa parte dell'approccio same in queste due fotografie, lo stesso uomo, sdraiato su le ground, seems Secondo il punto of vue dell'artista, dormire o può essere peggio…Se plausibile ci ha offerto una vista frontale, il framing  e l'angolo di visuale di Dormiente provoca  una circolazione dello sguardo all'interno dell'immagine e di conseguenza il contorno di una storia. 

  Lo spettatore, anche se ha un'alternativa (la scelta tra due situations antinomics: il sonno o la morte), sposa la visione di Nathalie Rao . 

  Questa libertà e  questo privilegio, l'artista lo abbandona tuttavia nell'installazione Da te a me affidando a parenti o sconosciuti la cura di fotografarla in luoghi diversi public. La serie, composta da diverse decine di foto, disegna da petite tocca un ritratto dell'artista, ma ancor più certamente, solleva la questione dell'identità ces fotografi anonimi. 

  Dopo essersi esposta allo sguardo degli altri, Nathalie Rao finisce per puntare l'obiettivo su se stessa. Frutto di una performance in cui l'artista tiene una telecamera a distanza di un braccio e si riprende mentre abbraccia le persone presenta, Baci  è concepito come il primo tentativo di stabilire una mediazione, attraverso the

 Tra lo spettatore (l'altro) e se stessa. Il dispositivo, governato dal braccio di Nathalie Rao, registra le immagini alla cieca perché nessun occhio lo guida davvero. 

 La approach raggiunge il suo apice nel lavoro Voi, dove il video sebbene realizzato secondo  lo stesso processo incorpora un nuovo elemento: la completa cecità dell'artista durante le riprese. Somma di visioni o assenza di sguardo, tutte le opere presentate in questa mostra (installazioni, fotografie, video) propongono allo spettatore un viaggio in cui ognuno costruisce la propria realtà.
 

Text Fabienne Fulcheri

 Tutti i diritti riservati Nathalie Rao © 2023

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